Asyndeton

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Asýndeton

Ak2deru, Alessio Ancillai, Paolo Assenza, Orazio Battaglia, Fabrizio Cicero e Luca Grechi

Asýndeton è una mostra collettiva che raccoglie circa cinquanta opere degli artisti Ak2deru, Alessio Ancillai, Paolo Assenza, Orazio Battaglia, Fabrizio Cicero e Luca Grechi. Nelle sale del Castello di Rivara, l’esposizione è scandita in sei micro personali che includono una selezione di lavori che fa il punto sullo stato delle singole ricerche espressive, inserite nel paesaggio attuale della pittura a Roma, dove questi artisti vivono e lavorano.

Gli alfabeti classici della pittura, dal grado zero delle avanguardie storiche, passando per l’informale e i principi della neoavanguardia, compongono per questi artisti il canone di riferimento all’interno del quale dare forma a ricerche nuove e personali. La storia dell’arte affiora e si riflette nelle loro opere, ma non con un mero valore di citazione, bensì come matrice di una ricerca di tempi e spazi soggettivi in cui svolgere la pratica del dipingere. L’affinità che lega questi sei artisti non emerge dalla loro produzione, ma dal medesimo sentire e vivere la pittura come zona franca dall’iperpresente, dall’ipercomunicazione, dall’iperesaltazione del quotidiano.

Nelle opere di Ak2deru, Alessio Ancillai, Paolo Assenza, Orazio Battaglia, Fabrizio Cicero e Luca Grechi non va cercato nulla di ‘attuale’ o di ‘nuovo’, inteso come pittura facile e di consumo, come immagini compiacenti o sperimentazioni tecniche fini a se stesse, ma il segno di una pratica rigorosa e introspettiva che oltrepassa la superficie per cogliere contraddizioni, emozioni e paure più intime. Oltre le differenze biografiche ed espressive, questi sei artisti si avvicinano e si riconoscono nel mestiere della pittura come confronto con il vuoto della tela, dosando la propria libertà espressiva al fine di rendere all’esterno un’immagine che sia il riflesso esatto di quella interiore. Uno di loro ha dichiarato (nella piena condivisione degli altri componenti del gruppo): “La pittura è uno stato di ossessione mentale di cui il quadro è solo una piccola parte. Dipingo continuamente, quando cammino per strada, quando mangio, quando dormo”. Da questo comune approccio espressivo si originano sei diverse modalità di racconto, che ciascun artista ha potuto articolare liberamente attraverso una selezione di lavori della propria produzione passata e alcune opere realizzate appositamente per le sale del Castello di Rivara.

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Per la mostra di Rivara, Paolo Assenza (Roma, 1974) sceglie di realizzare una nuova serie di opere su tela e su carta che raccontano il perdersi e il ritrovarsi lungo l’orizzonte delle proprie vedute interiori. In equilibrio tra astrazione e figurazione, le campiture cromatiche stratificate, fuse, colate, che caratterizzano l’immagine, raccontano l’attesa, le notti, il tempo del quadro. Nelle atmosfere sublimi di questi paesaggi, che ricordano cieli in tempesta e profonde distese d’acqua, la mente ha riposo quando scopre il limite dell’infinito e solo a quel punto lo sguardo trova appagamento e il gesto può finalmente fermarsi.

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Giulia Lopalco